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18/02/11

"decreto milleproroghe, decreto mille tasse" di Francesco Biacca blog

Mentre berlusconi è impegnato a non dirsi preoccupato per l’indagine che lo coinvolge, mentre fini cerca di capire come fare un partito, casini come fare per riuscire a dividersi ulteriormente per poter stare con tutti, mentre il pd fa l’ennesima figuraccia (leggasi l’essersi calato le braghe con bossi per poi sentirsi rispondere con un secco ‘no’), mentre questo paese parla solo ed esclusivamente di sanremo e delle puttane di berlusconi, il governo ha approvato il decreto milleproroghe.
Dicevano che era il governo dei tagli alle tasse, della crescita economica.
Bene, vediamo un pò cosa comporti effettivamente questo decreto milleproroghe:
1) Introdotta tassa di 30 euro più marca da bollo di 8 per ogni ricorso al giudice di pace.
2) Eliminata la detrazione del 19% per gli acquisti di abbonamenti ai trasporti pubblici locali;
3) Eliminata la detrazione del 19% per le spese di aggiornamento degli insegnanti.
4) Cancellato il credito d’ imposta, introdotto da Prodi, del 10% alle imprese che fanno ricerca ed innovazione.
5) Niente restituzione fiscal drag a lavoratori e imprese.
6) Introduzione della cosiddetta tassa sulla tecnologia (lettori multimediali, telef. cellulari, computer)
7) Aumento tariffe dell’ acqua (grazie alla privatizzazione fatta da Tremonti, art. 23 bis decreto legge 133/2008)
8 ) Aumento delle tariffe postali
9) Aumento pedaggi austostrade Anas
10) Aumento di 3 euro sui biglietti aerei per chi parte da Roma e Milano, per qualsiasi destinazione e su qualunque compagnia, low cost incluse.
11) Aumento biglietti dei treni, sia regionali che a lunga percorrenza.
12) Raddoppio dell’ IVA sugli abbonamenti alle pay tv
13) Tabacchi: aumentano sigarette low cost e tabacchi
14) Aumento canone Rai
15) Confermata l’applicazione dell’Iva sulla tassa rifiuti, nonostante sentenza contraria Corte Cosituzionale.
16) Stretta fiscale sulle compagnie assicurative
17) Imposta di scopo (i comuni possono istituire nuovi tributi, ad es. tassa di soggiorno per i turisti) per favorire investimenti nel territorio comunale.
18) Concessa alle regioni la possibilità di aumentare fino al 3% l’ addizionale Irpef.
19) Istituzione pedaggio sui raccordi autostradali (ad es. Firenze-Siena, Roma-Fiumicino, Salerno-Avellino, tangenziale Bologna)
20) Aumento aliquota contributiva, dal 25 al 26%, per iscritti a gestione separata INPS (professionisti senza previdenza di categoria, venditori a domicilio e lavoratori autonomi occasionali)
21) Aumenta al 10% (dal 7-8) l’ “aggio” per la riscossione dei tributi concesso alla Riscossione spa. La nuova norma implica un aggravio per il contribuente pari al 2.5% circa in caso di pagamento dopo il sessantesimo giorno.
22) Aumento di 1 euro per i biglietti del cinema (ad eccezione delle sale parrocchiali)
Certamente è presente la sospensione del pagamento delle tasse per i terremotati d’abruzzo fino al 30 giugno 2011, e sono anche presenti i 100 milioni (sottratti al fondo fas) per i liguri ed i veneti …
si, in definitiva è meglio tornare a parlare di puttane

4 commenti:

  1. traduzione e previsione: 25% di voti in più per bossi e berluskaz!
    olè, allegria! (hai letto i sondaggi che dicono che Tremonti piace? sono in tanti che lo vorrebbero presidente del consiglio...)
    :-(

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  2. @ Maria Grazia
    Inizio a pensare che sia meglio una nuova fuga :-(
    @ Giuliano
    Ci toccherà scavare ancora, arriverà mai questo fondo?

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  3. La modifica di legge, nascosta nel decreto farà fallire migliaia di aziende che hanno avviato cause nei confronti delle banche e che a seguito di questa “modifica” perderanno causa e denaro.
    Il governo ha riproposto nel maxiemendamento al decreto milleproroghe, inserendo in maniera subdola un comma che stravolge l'ultima sentenza della Cassazione (n. 24418 del 2/12/10) a Sezioni Unite, soltanto due mesi fa, aveva sancito definitivamente il diritto dei correntisti a farsi restituire tutte le somme illegittimamente addebitate dalle banche su conti correnti con la capitalizzazione trimestrale degli interessi.
    Di questo nessuno ne parla. I media si soffermano sul bunga bunga che fa notizia mentre a nessuno evidentemente interessa del destino di migliaia di piccole e medie aziende. Anche la Confindustria tace e soltanto alcune associazioni di consumatori tentano di contrastare la potenza delle banche.

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