Cerca nel blog

23/07/08

Infanzia & Media - (3) Le "vergini"

Durante la fase di cui abbiamo precedentemente parlato le fanciulle (la cui esistenza fu quasi sempre segnata dalla miseria,dalla malattia e dall'abbandono) poco alla volta, ma sempre più spesso, furono presentate e celebrate nella comunità nel ruolo di vergini e di donne votate alla castità secondo un canone proprio del monachesimo e in generale dell'ascetismo.
Tale modello nel suo farsi storico, dopo l'età delle persecuzioni, fu proposto non solo per il ricordo esemplare ma anche per l'imitazione da parte delle più giovani.
Proprio la particolare attenzione prestata alla descrizione dell'infanzia di queste piccole sante (attenzione rivolta soprattutto a sottolinearne la presunta e "naturale" maggiore esposizione alle insidie del mondo) per un gioco di rimandi (si pensi allo sviluppo, avvenuto soprattutto all'interno delle comunità religiose femminili, di una mistica del Natale accanto a quella della Passione ed alla personalizzazione sempre più accentuata della devozione verso il momento della natività ravvisabile anche nella più diffusa venerazione di bambole del Cristo bambino e di Maria) si allargò dalle singole eroine all'intera infanzia. Tale passaggio si può cogliere anche attraverso l'ingresso nell'arte pittorica del Duecento del tema della maternità della Vergine, sviluppato in molteplici varianti, tema che condurrà, successivamente, alla nascita del ritratto familiare.

Questa maggiore visibilità dell'infanzia come categoria ed il primo affermarsi della nascente cultura borghese segnarono anche il contemporaneo tentativo di recupero della marginalità sociale, la stessa di cui molte delle piccole sante erano testimonianza. Tale recupero passò attraverso un'opera diffusa di forzata istituzionalizzazione assistenziale che permise di isolare i fenomeni di santità nei chiostri monastici e di porli nello stesso tempo fuori dall'ordine, in via di costituzione, delle città.

Autori e Libri per possibili approfondimenti:
Becchi E.- Julia D. (a cura di), Storia dell'infanzia. Vol. 1: Dall'Antichità al Seicento, Laterza

2 commenti:

Powered by Blogger.