A conti fatti.
Dopo una dibattutissima riunione di programmazione me ne sono tornata a casa un po’ depressa: facendo tutti i calcoli sul nuovo assetto orario risulta piuttosto evidente che sarà impossibile, per il prossimo anno scolastico, mantenere i laoratori così come si svolgevano negli anni scorsi.
Da moltissimi anni gestisco il laboratorio teatrale a classi aperte (in verticale e in orizzontale) che ha permesse a tanti ragazzini di appassionarsi a questa forma d’arte, di partecipare alla rassegna teatrale del distretto, confrontandosi con i coetanei che avevano vissuto esperienze analoghe, di salire su un palcoscenico vincendo la paura e controllando l’emozione.
Mi spiace che questa attività, come tante altre (strumento musicale, sport etc.), non sarà più possibile se non in forma molto limitata, mi spiace che vadano perdute tante professionalità, che tanti ragazzini si debbano accontentare di un’offerta meno qualificata, ma purtroppo non vedo alternative.
Grazie per questa scuola che educa un po’ meno, che insegna un po’ meno.
"La poesia è scritta da qualcuno che non è lo scrittore a qualcuno che non è il lettore" - Paul Valéry -
03/09/09
Sconfitte
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