Cerca nel blog

05/12/08

Grandi maestri: la pedagogia dei diritti inviolabili


Costituzione della Repubblica Italiana


Art. 33

L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento.

La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi.

Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.

La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali.

È prescritto un esame di Stato per l'ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi e per l'abilitazione all'esercizio professionale.

Le istituzioni di alta cultura, università ed accademie, hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato.


6 commenti:

  1. l'unico potere in grado di tener testa a quei bovini pazzi del governo è la chiesa, altro che stato laico!
    Camillo.

    RispondiElimina
  2. Parole come ridicolo o farsa non riescono più a contenere gli atti di questo governo di bottegai cialtroni

    RispondiElimina
  3. Mi hai dato lo spunto per il mio ultimo post, caro Dario, e ti ho linkato.
    ..e il mal comune non è mezzo gaudio, per niente. :-( E nemmeno saper che "l'unico potere in grado di tener testa" al governo, come dice bene il tuo amico Camillo, è cosa che possa esser di conforto, ovviamente..:-(

    RispondiElimina
  4. Frida confesso anch'io che lo sconforto è grande :-(

    RispondiElimina
  5. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  6. scusate ho fatto casino con i commenti :) mo' ci riprovo...
    @Frida: non c'è dubbio che come te e come Dario anch'io soffra di questa situazione che ha dell'inaudito; tant'è vero che accomunato dal dolore anch'io ho preso spunto per un post dedicato a questo ennesimo guizzo di quotidiano squallore; purtoppo, come già ho lamentato nel passato e in altre sedi, ancor più sconforto provo per la mancanza di una vera opposizione (laica): in assenza di argini (ideologici prima ancora che politici) questi maestri della televendita possono permettersi di sputarci addosso di tutto, compresa la loro palese remissività nei confronti dei veri padroni d'italia: i preti, la cui voce - attraverso la CEI e Famiglia Cristiana, è ben più udibile - ahimè - di quella delle cosiddette rappresentanze per cui abbiamo votato.
    Un abbraccio da Camillo.

    RispondiElimina

Powered by Blogger.