Il merlo sopravvive qui,
tra le vecchie case,
tra i rami.
Volteggia, si posa,
a mostrare il buio della notte,
la crema dorata, il magico regalo
della sua fata.
Vorrei fosse un po' mio
questo frenetico zirlare
sul colmo, sull'imprescindibile retta
posata
tra le falde asciutte
di un ipotetico volere e
l'ombra leggera
di uno gentile sperare.
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