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22/03/08

Nel Sessantotto di Maurizio Pistone

Too much and for too long, we seemed to have surrendered personal excellence and community values in the mere accumulation of material things. Our Gross National Product, now, is over $800 billion dollars a year, but that Gross National Product — if we judge the United States of America by that — that Gross National Product counts air pollution and cigarette advertising, and ambulances to clear our highways of carnage. It counts special locks for our doors and the jails for the people who break them. It counts the destruction of the redwood and the loss of our natural wonder in chaotic sprawl. It counts napalm and counts nuclear warheads and armored cars for the police to fight the riots in our cities. It counts Whitman’s rifle and Speck’s knife[1]. And the television programs which glorify violence in order to sell toys to our children. Yet the gross national product does not allow for the health of our children, the quality of their education or the joy of their play. It does not include the beauty of our poetry or the strength of our marriages, the intelligence of our public debate or the integrity of our public officials. It measures neither our wit nor our courage, neither our wisdom nor our learning, neither our compassion nor our devotion to our country, it measures everything in short, except that which makes life worthwhile. And it can tell us everything about America except why we are proud that we are Americans.
Con troppa convinzione, e per troppo tempo, abbiamo rinunciato alla nostra promo­zione personale e ai valori della nostra comunità in favore della semplice accumula­zione di beni materiali. Il nostro Prodotto Nazionale Lordo è ora di 800 miliardi di dollari l’anno, ma quel Prodotto Nazionale Lordo, in base al quale giudichiamo le condi­zioni degli Stati Uniti d’America, comprende anche l’inquinamento dell’aria, la pubblicità delle sigarette e le ambulanze che liberano le autostrade dalle stragi del traffico. Comprende serrature speciali per le nostre porte, e prigioni per quelli che le rompono. Comprende l’abbattimento delle sequoie e la scomparsa delle nostre bellezze naturali nel caos urbanistico. Comprende il napalm e le testate nucleari e le auto blindate usate dalla polizia contro le rivolte urbane. Comprende le armi usate per stragi e delitti. E i pro­grammi televisivi che trasudano violenza per vendere giocattoli ai nostri bambini. Invece, il Prodotto Nazionale Lordo non calcola la salute dei nostri bambini, la qualità della loro educazione e la gioia dei loro giochi. Non include la bellezza della nostra poesia e la durata dei nostri matrimoni, l’intelligenza del dibattito politico o l’onestà dei pubblici ammini­stratori. Non valuta né l’ingegno né il coraggio, né la saggezza, la cultura, l’altruismo, l’amore per il nostro paese. In poche parole: misura tutto, tranne quello che rende la vita degna d’essere vissuta. Ci dice tutto sull’America, tranne il motivo per cui siamo orgogliosi di essere Americani.

Robert Kennedy, Discorso all’Università del Kansas, 18 Marzo 1968
[1] Charles Whitman e Richard Speck furono prota­gonisti di drammatici fatti di cronaca alla metà degli anni ‘60


Fonte testo: Maurizio Pistone