martedì, luglio 01, 2025

[Alfredo] Incendi

 Alfredo cammina nella città quasi deserta. Sono le prime ore del mattino. Ancora poche auto in giro. Nell’aria l’odore di recenti incendi.

Il giorno prima è andato a fuoco anche parte del suo parco, lo hanno detto alla radio, e così Alfredo si è deciso a sfidare il caldo per andare a trovare il suo amico. Chiedergli notizie, scoprire se è riuscito a resistere. Quando raggiunge la panchina sorride, l’albero è ancora lì. Gioca con i primi raggi del sole e un vento leggero si nasconde tra i suoi rami. Si ferma, corre, inizia a solleticare le foglie, a infastidire i rami quasi volesse farsi catturare prima di nascondersi dietro al tronco, prima di ricominciare. Poco lontano qualche vittima alza ancora le mani bruciate al cielo.

Dal nulla un bambino lo raggiunge: “Ciao!” Gli dice e poi gli porge un fiore. “Per me? Grazie!” Mormora Alfredo portandolo al naso per cercarne il profumo. Tutto si svolge velocemente. Il piccolo scappa via richiamato da una voce lontana e poi sparisce lì dove piccoli arbusti formano un piccolo muro verde che lo nascondono. 

Il fiore è ancora tra le sue dita. Il silenzio ora è rotto dal gracidare lontano di elicotteri, dal canto di sirene. Una solitaria nuvola osserva tutto con calma cullandosi alta nel cielo.

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