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09/12/12

Medicine


Ecco a mia mi piaci cuntari i cosi e se non lo facissi di certo mi sintissi male e alli voti però capita che è accussì e spesso lo so perchè succede e altre no invece che so solo che improvvisamente avissi sulu vogghia di chiuririmi nella mia stanzuzza e assittarimi cullocchi chiusi a non fari nenti. E poi certo non la fazzu questa cosa che la vita è quello che è e uno non può decidere di arritirarisi mancu su fa leremita in mezzo ai boschi.
Ecco dicevo a volte non lo so di come mi sento ed è come se un robotti come quello dei giocattoli si muvissi al posto mio e tutte le azioni e tutte le cose in realtà non fussi io a farle ma quello con i suoi passetti ridicoli e le parole ca nesciuno a scatti comu i pinseri.
Amato quando ce le cuntavo queste cose diceva che questa si chiamava depressione e che limportante era solo di non considerarla a quella cosa tinta che allora uno poteva anche finire male. E se io ci chiedevo una medicina per farmela passare lui marrispunneva che non ce laveva la ricetta e che lunica cosa poteva essere lamore che a volte questo funzionava.
Io certo non lo sapevo se potevo fidarmi di unu che scriveva poesie ma però non ci potevo dare torto che quando ti arriva una fimmina nella vita ti cangia tutto e questo lo potevo dire che era vero. Insomma Amato diceva che lui per fare passare questi momenti ciavevano detto di scrivere e lui laveva iniziata a fare questa cosa e cera anche piaciuta assai che da quel momento i problemi veri erano quanto non aveva vogghia di fare nemmeno quello.
Io invece non ce la faccio a scrivere. Cioè u sacciu cosa è una pinna e un fogghiu e quattro minchiate alleggiu alleggiu li so mettere in fila macari ca su tutti storti e niuri ma scrivere lo so che non è questo.
Io pozzu cuntari storie e viriri la gente nella faccia e immaginare cose che non ho visto e ridere delle minchiate e farimi scappari na lacrima macari o un pirutu che tutte queste cose fanno parte delluomo.
Io non li so mettere dentro alla carta le cose che penso. E poi le cose che cuntu iu non celanno una fine che forse non sono capace io ma forse è che la vita è accussi. Che le cose iniziano da cose che sono già iniziate e poi diventano altre cose che una fine non ce lhanno. Mai.

Fonte immagine: Fabio D'Angelo

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