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06/07/15

Bad Religion, stazioni e nonne



Michele pensa di aver fatto una cazzata ma non è che poi ci rifletta molto su. Si giustifica dicendo a se stesso che Giulia sì, sarebbe stata come un conflitto d’interessi. In fondo è la sua donna e non poteva certo portarla a lavoro con se invece Gilda lui neanche la conosce. Può averla incontrata lì per caso e poi insomma Giulia non si fa sentire da quasi un giorno che lui dovrebbe anche già iniziare a preoccuparsi se non dovesse uscire, se non avesse da lavorare.
 Alla fermata attende nuovamente l’Otto. Hanno tolto il cartellone da mare sostituendolo con quello che reclamizza un nuovo ristorante. La scritta recita “Ti aspettiamo tutte le sere” e a Michele quella sembra più una minaccia che un invito. Sull’autobus si concentra a guardare, a cercare qualcosa di diverso nel paesaggio, tra le vetrine, ma nulla sembra essere cambiato se non lui. Insomma non è successo nulla, ma per lui non è così. Anche se non riesce a capire bene perché.
Arriva in anticipo e allora decide di fare un giro alla stazione. L’hanno appena rifatta trasformando i vecchi edifici di inizio novecento in qualcosa di totalmente diverso. Non appena varcata la vecchia facciata Michele si ritrova tra acciaio e vetri e di fronte a indicazioni che non ricordava. Fatica a recuperare la strada per i binari. Hanno spostato anche quelli o forse ne hanno solo creati di nuovi. Sottoterra. Non riesce a capire. Guarda in alto cercando aiuto e quando vede la scritta uscita è come una sorta di liberazione.
Gli torna in mente la vecchia nonna morta poco tempo dopo essere stata costretta a trasferirsi dal loro quartiere. Il palazzo in cui viveva era stato acquistato da una banca e tutti gli inquilini erano stati sfrattati. Doveva diventare la loro sede avevano detto. E così era stato che quel palazzo ora era veramente fantastico. Almeno all’esterno che lui dentro non c’era mai più entrato. E attorno uffici e avvocati e notai. Tutta gente perbene. La melma era andata via.
Lui lo aveva sempre pensato che sua nonna fosse morta per quello, per essersi dovuta trasferire insomma. Velocemente aveva perso la memoria, fino a non riconoscere più nessuno, fino lasciarsi morire. Ora Michele ne aveva le prove. Era andata così. Non è possibile intervenire ogni tanto. Il reale per funzionare ha bisogno di una manutenzione costante che ci permetta di affrontarlo senza sforzi. Basta un lieve cambiamento nei nostri sedimenti geografici per farci perdere. Per farci dubitare di quel che siamo e di quello che ricordiamo e lei aveva perso tutto in una sola notte. Non aveva più tempo per crearne di nuovi, per accumulare la polvere. E anche lui ora aveva avuto lo stesso malessere a ritrovarsi in un luogo che aveva lo stesso nome, la stessa funzione, di quello da lui ricordato, ma che in realtà era altro. Lo aveva detto il vecchio delle panchine.
Michele si siede sotto i portici e gli sembra di essere tornato a casa. La radio trasmette  i Bad Religion e poi subito dopo la pubblicità.


«Have you been to the desert? Have you walked with the dead?
There's a hundred thousand children being killed for their bread
And the figures don't lie they speak of human disease
But we do what we want and we think what we please

Have you lived the experience? Have you witnessed the plague?
People making babies sometimes just to escape
In this land of competition the compassion is gone
Yet we ignore the needy and we keep pushing on, we keep pushing on

This is just a punk rock song
Written for the people who can see something's wrong
Like ants in a colony we do our share
But there's so many other fuckin' insects out there
And this is just a punk rock song

Have you visited the Quagmire? Have you swam in the shit?
The party conventions and the real politic
The faces always different, the rhetoric the same
But we swallow it all, and we see nothing change, nothing has changed

This is just a punk rock song
Written for the people who can see something's wrong
Like workers in a factory we do our share
But there's so many other fuckin' robots out there
And this is just a punk rock song

10 million dollars on a losing campaign
20 million starving and writhing in pain
Big strong people unwilling to give
Small in vision and perspective

One in five kids below the poverty line
One population runnin' out of time, runnin' out of time

This is just a punk rock song
Written for the people who can see something's wrong
Like ants in a colony we do our share
But there's so many other fuckin' insects out there
And this is just a punk rock song

Figures don't lie they speak of human disease
But we do what we want and we think what we please
One in five kids below the poverty line
One population runnin' out of time, runnin' out of time

This is just a punk rock song
This is just a punk rock song
This is just a punk rock song»

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