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22/02/15

[Le interviste possibili] U lupu di mala cuscienza

    Da poco ha smesso di piovere. Una domenica senza calcio a Parma, annunci roboanti e vuoti sulla scuola a Roma, interviste libiche in televisione.
    Non so di cosa mi parlerà Totò, in genere decide lui . Io sono solo una spalla. Lo trovo inbacuccato e con la stufa accanto, credo non si sia ancora abituato al freddo e all’umido di questa città emiliana.

-    Allora… tutto bene? Da dove vuoi iniziare oggi?
-    Di ligna cinnè assai… Ammia oggi mi vinni nella testa una cosa che me nanna mi riceva sempri.
-    Cioè?
-    Un proverbio. Che ora che ci penso ce ne erano due che parravano di lupi e uno è quello che ho scelto ca rici “U lupu di mala cuscienza comu opera accussì pensa” e laltro invece. Invece… ah no! Laltro non parra di lupi ma di diavoli e allora non te lo dico che tanto non ci interessa.
-    Va bene. E chi sarebbe questo lupo?
-    Ora tu ricu. Chicciai primura?
-    No, no.
-    Ecco. U sai quando io ero nico cera un cartone animato che io lho visto tante volte. Cerano due cani in questo cartone e uno era un buldog ca si chiamava Spaic e laltro invece un canuzzu. Un terrier di nome Cester. Ammia mi facevano ridere che cera quello nicuzzo che cercava sempre lapprovazione di quello più grande e ciabballava attorno e ci faceva le cortesie e però tante volte finiva che capitava qualcosa e allora si cambiavano i ruoli e quello bullo addivintava quello servizievole.
-    E allora?
-    Allura nenti è che io le cose le vedo accussì. Non cinnaiu altri esempi da fari.
-    Non è che abbia capito molto…
-    Picchì cerchi le cose difficili. Pensaci. Fino a ieri ciavevamo u cani ranni e ora ci tocca il canuzzo e quello che Spaic non ciarrinisciu a fari u fa Cester.
-    Credo di iniziare a capire, ma il proverbio?
-    Nenti. Quella è unaltra storia. Ma non minni venunu esempi da fare solo che uno pensa sempre che lautri si comportano comu a iddu e Cester…
-    Cester?
-    Sì insomma quello che cè al governo accumencia a preoccuparisi che qualcuno ci farà i scappi come quelle che ha fatto lui agli altri.
-    Landini?
-    Gatto Silvestro!

    Totò non risponde più, mi accorgo che improvvisamente sembra essersi addormentato. Così, sulla sedia, difeso da una coperta che mi ricorda quelle viste durante il mio vecchio servizio di leva. Spengo la stufa ed esco in punta di piedi dalla stanza. Fuori ha ripreso a piovere.

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