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18/02/14

[condomini emiliani] Sanremo

Oggi alla televisioni accuminciau sanremo e questanno visto che sarà colpa che sto diventando vecchio accapitau che mi sono visto linizio e cerano tutti li cosi di quando ero giovane però che per un po’ mi cunfunnii che forse stavo solo dormendo .
Nel programma che ho visto il prete buono del catechismo accuminciau che parrava di bellezza e poi però spuntanu due che si stavano abbiannu dal balcone e prima invece al telegiornale avevano detto che uno importante aveva fatto un comizio allentrata. Insomma è comu u iocu de carti che gira e furia nel tempo nesciunu sempri i stissi figure.
Sempre allinizio ci fu macari una canzone di quello genovese però non era lui che la cantava che lui è morto e sicunnu mia ciavissa fatto una pernacchia al prete spugghiatu.
Il problema vero però è che non ce ne ho iammu di astutari la televisioni che mi tengo queste voci mentre furio nelle stanze e mi fumo la sigaretta e mangio. Di nesciri non sinni parra che non sapissi unni iri e mancu di leggere che ci voli troppo tempo. Vincenzo dice che avissa pruvari con il computer ma non è che questa cosa mi convince assai. Stare fermo e ammuttari tasti non è proprio quello che voglio.
A mia mi piaciunu chiossai  i muddicheddi  ca cascunu dal cielo. Che ne so’. Una discussione arrubata nella strada. Un pezzo di carta che vola e si ferma davanti ai peri che dentro cè una foto.  Una musica. Io mi ci fazzu i filmi con queste cose. Che a volte mi ci perdo macari e allora il mondo addiventa meno fastidioso.

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