Cerca nel blog

26/01/12

Parole con scie (incontri sulla poesia) - 2-

Naturalmente la foto è solo quasi un pretesto, un palese trucco per avviare la costruzione del cerchio a partire da un sorriso. Una piccola sigla per annunciare il programma.
Ecco, ora mi sono presentato ed allora non tocca che presentare il mio percorso. Quasi sempre chiedo se conoscono il motivo della mia presenza. Guardo loro, guardo le maestre e generalmente traccio la strada.
“Cosa è una poesia? Come è fatta? E chi è che scrive le poesie? E come è fatto un poeta? Alto, grasso, vecchio, magro, ragazzo?”
Mi aggiro tra i banchi e scandisco bene le parole, le mani iniziano ad alzarsi, ma qualcuno non attende e butta giù la risposta; io faccio finta di non sentire, non ora almeno. Le risposte sono quasi sempre le stesse. “Quelle che studiamo a scuola”, “Gli scrittori”; “I poeti”, “Quelle del libro”, “Le filastrocche”, “Sono morti”, “Sono vecchi” “Sono maschi”. Ecco quasi sempre è questa evenienza che mi sorprende, per tantissimi bimbi i poeti sono solo uomini. Quando si esaurisce il ripetersi delle risposte sono pronto a lanciare sulla lavagna le mie piccole ricerche.



Già qui i volti iniziano ad illuminarsi, qualcuno sottovoce inizia a tentare un timido karaoke, senza farsi notare troppo però. Ci tengono tanto i bimbi alla loro immagine, è questa è una canzone dei piccoli. Ecco allora che, perfidamente, faccio partire quest'altro video.



In effetti non mi serve ad altro che ad introdurre l'ultimo video prima di ritornare a parlare con loro, la magica filastrocca dei mesi.

5 commenti:

  1. Far capire la poesia mi sembra un'impresa impossibile. È più facile insegnare le tabelline, perché si vedono e si toccano. Ma la poesia è un linguaggio dell'anima: o lo senti o sei irrimediabilmente sordo.
    Poi ti volevo dire che l'altro ieri una strizzacervelli, saputo che leggere e scrivere sono le mie passioni, mi ha chiesto se scrivo poesie. Come dire che era certa che lo facessi perché è certa che lo facciano tutti i soggetti con sindrome ansioso-depressiva. Ci è rimasta male quando le ho detto che scrivo solo in prosa (e se per caso scriverò altre poesie a lei non lo dico neanche morta).

    RispondiElimina
  2. @MM tenterò di andare avanti :-)

    @Melusina io tento solo di mostrar loro come sia possibile giocare con le parole senza l'assillo scolastico :-) gli strizzacervelli... sai che lo scorso anno avevo iniziato a frequentare psicologia? :-)

    RispondiElimina
  3. avevo iniziato a frequentare psicologia
    NOOO! NON FARLO! :)

    RispondiElimina
  4. E' già finita :-) Troppi euro da pagare (mi è rimasta solo la soddisfazione di aver passato il test senza studiare e qualche libro acquistato), e poi sarei stato un bis-sfigato :-)

    RispondiElimina

Powered by Blogger.