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23/01/10

to me





dammi solo questa piccola ruga
qui
dove sono nascosto da tempo
anche a te
a chi non sa vedere

dammi solo questa piccola ruga
quella che copri ogni giorno
quella che non puoi negare

dammi solo questa piccola ruga
ora
subito
da baciare

22/01/10

Araziu. Vita errabonda di un sincero furfante (18)

Erano indecisi sopra a quello che dovevano fare. Sara taliava e si faceva taliari come era abituata e Araziu mangiava mutu assittatu supra a un pisolu. Erano usciti dalla stazione che proprio non ne potevano più di treni e binari ma fora non cera tanta luci e la temperatura stava scinnennu.
"Senti io faccio un giro. Però torno subito".
Sara ciaveva detto queste cose nell'orecchio. Cera sparita dalla vista cinque minuti che lui non se ne era dato tanta cura anche se iniziava ad affezionarsi a quella strana fimmina. Forse macari chiossai di quanto puteva pinsari. Che poi uno li sa mai capire queste cose? E' difficile. E certe volte si esagera e altre ci si ammuccia. Altre ancora poi uno sembrerebbe non pinsarici affatto prima di cascari comu una pira cotta. Comunque.
Tannicchia più distante c'era uno che li taliava tutto serio. Ciaveva causi scuri e una giacchetta stritta stritta a righe acculurati. Di sutta ci mancava a cammisa e al suo posto invece ci stava una maglietta niura che unchiava sopra alla panza come u paninpasta della pizza. Il braccio destro era appoggiato sopra il tetto di una machina russa e la mano sinistra era invece nei causi ca di certo iniziava a preparare larnese.

19/01/10

18/01/10

Fairy floss

A volte l'amore vive
di aggrovigliati vorrei,
di lana di fata da sciogliere al sole.
Bisogna allora sbrigarsi per sentirne il calore
- inzaccherarsi le dita, la vita -,
portarlo alle labbra:
che un "voglio" diventi,
che tenti
del sempre il sapore.

17/01/10

Scuru

Appena si fa scuru acchianunu i fantasmi e ti talianu che tu lo senti che sono là e però fai altro che non ci vuoi dare importanza. Che li vuoi lassari peddiri. Che forse così se non li prendi in considerazione loro si siddiano e se ne vanno.
Quelli però non ce ne hanno fretta. Aspettano e ti seguono che lo sanno che prima o poi ti furii a pinsari e ci caschi nelle loro trappole e perciò devi fare attenzione che non ti puoi distrarre. Accussì accumenci a taliariti mentre fai le cose. Che ti veni macari darririri a pinsarici a questa cosa che cè unu scemu ca fa i so travagghi e tu che ci stai attento e loro che non vi perdono di vista. E vinciunu sempri.
Appena si fa scuru tutto non cià chiù importanza e tu non ciarrinesci a distinguere tra le cose di ogni genere. Chissacciu. Bello e brutto o iancu e niuro per dire parole semplici. Ed è inutile che addumi i luci e che cerchi cannili o compagnie. Non è quello il problema. Che quannu veni scuru quello non sinnivà accussì con una furbizia. E lalba è luntana.

16/01/10

03/01/10

Araziu. Vita errabonda di un sincero furfante (17)

Cerano volute tre ore per arrivare a Messina che il treno si firmava sempri a tutte le stazioni e poi però non ne voleva sapere di ripartire. Pareva preciso come a un vecchio stanco che i parenti lo fanno nesciri controvoglia per portarlo a fare visite mentre lui bestemmia che si vuole solo arripusari e i malirici a tutti a quegli ingrati ca ci scassunu a minchia.
Loro due in effetti non serano molto interessati a questi problemi o al panorama o ai picca cristiani che acchianavano e scinnevano anche se forse avissuru pututu che cè sempre qualcosa di interessante a guardare il mondo. Sarà che erano stanchi e che nel frattempo avevano trovato uno scompartimento vuoto o che poi a Sara cera vinuta vogghia di rommiri e a Araziu macari. Sarà per questo ca passau u tempu. Accussì. Con locchio mezzo chiuso e menzu aperto e u fetu delle poltrone nelle nasche.
Il bigliettaio ciaveva spiegato che dal treno dovevano scinniri alla stazione e attraversare con il traghetto che poi una volta dallatra parte nel continente ne avrebbero accapitato uno diretto che da Villa puttava a Roma. Naturalmente u scuprenu quasi subito che con tutto quel ritardo il treno invece lavevano perso e che di tempo libero cenavevano assai ora che era notte e anche a attraversare avrebbero dovuto aspettare almeno sei ore prima di pattiri.
Araziu si mise il cuore in pace che quel viaggio pareva proprio stregato. Si passau la mano nella sacchetta e tirau fora la lira per accattare quattro arancini che almeno quelli per un poco ciavissuru fatto passari i mali pinseri.
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