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29/10/08

Lu Santu Currau - 11 -

Il giorno Tredici Dicembre dell’anno millenovecentoquindici
Regnando S.M. Vittorio Emanuele III per grazia di Dio e Volontà della Nazione Re d'Italia
Ad istanza della Sig.na Donna Scintilla Corsara, figlia del fu Don Quirino, domiciliata in questo Comune nel quartiere dei Benedettini, possidente, qui intervenendo nella qualità di Erede del fu Barone Carmelo Li Causi in virtù del testamento pubblico del suddetto Barone, rogato nello studio di me notaio il dì due Marzo 1912, da me notaro ben conosciuta la quale Donna Scintilla mentre non ha esercitato, come dichiara, atto nessuno proprio di erede volendo assumere la qualità del nome sudetto con il beneficio dell’inventario, e far procedere alla dovuta dichiarazione, pel suo effetto, il necessario inventario dei beni di essa eredità ai sensi degli articoli 717 e 711 Codice parte prima-

Io Notaro Girbini Calogero, residente in questo Comune ho proceduto all’inventario dei mobili ed effetti mobiliari trovati nella masseria ove morì il cennato Barone, sito in questo Comune nel Feudo detto delle Vigne.
Da me Notaro detta Donna Scintilla comparente, alla presenza pure di Maestro Salvatore Incartato di arte falegname, domiciliato in questo comune e nel quartiere della Verza, alla presenza pure del Signor Alfio Alì di arte agrimensore, domiciliato in questo Comune nel quartiere della Verza, alla presenza del Capo Maestro Giuseppe Bisicchia, muratore, domiciliato in questo Comune nel quartiere della Verza, alla presenza di Maestro Gioacchino Percolla di arte caldararo, perito di rame, di ferro, di stagno ed argento, domiciliato in questo Comune nel quartiere della Verza, alla presenza di Tommaso Lucente qual perito di animali e di generi di vino, oglio e di frumento domiciliato in questo Comune nel quartiere dei Benedettini, alla presenza pure di Maestro Luciana Mezzasalma, sartore qual perito di robba, indumenti e biancheria domiciliato in questo Comune nel quartiere dell’Ospedale, alla presenza finalmente di proscritti testimoni all’uopo adibiti quali periti, estimatori e sono da me Notaro pure conosciuti.
Detti periti eletti d’accordo da detta Donna Scintilla per apprezzare a giusto valore gli oggetti seguenti di loro rispettiva perizia, dopo di aver prestato il loro giuramento innanzi questo Giudice del Circondario.
Nel presente atto vanno a decriversi gli oggetti, per come vanno trovandosi nelle stanze rispettive della masseria sudetta.
Segue la descrizione di quanto rinvenuto stanza per stanza, compresi i sottostanti magazzini, stanza del parmento del vino e dell’oglio, stanza della cavallerizza, del teatro e della pagliaia. Vengono rinvenuti :
Sedie di cuoio antiche, sedie di cordicella, arcinanco, buffetta, cantarani,cassa di noce contenente biancheria ( cultre, lenzuoli di tela di cotone, canne di mussolino, canne di damasco di cottone, lenzuola di seta, di marzulla,calzette di filo, bottiglie di cristallo,piatti, bicchieri, marionette in numero di 39 in legno, saliere, cicare di cafè, selle in cuoio, letti con trispiti in ferro, materassi, specchi indorati, padelle, pignate in ferro, cazzarole di rame, quartare di creta, caldare di rame, bacile di rame, candilieri di legno, cannate, farina, noci, tumoli due di mandorle, salme 12 di linosa, coffe per trappito, chianca di legno, biandoni atte per il palmento, scrofine per palmento, paglia per animali, cafisi di rame, una giarra piena di oglio e n° 11 giarre piene di oglio di lino pari a quintali 16 di oglio di lino, quintali 2 di oglio buono, arbitrio con vari anelli in rame, mola di pietra per ulive, legna da ardere, statia di ferro, vomeri, zapponi, accette, botti di vino, filatoio, bisacce da lana, da tela, selloni da lavoro e da passeggio, staffe, capezzoni, briglie, due mule una delle quali di pelo garofalo e l’altra di pelo scuro, una giumenta armentizia di pelo novello e una giumenta di sella di pelo novello.
Nello stipo a muro sito nell’anticamera vecchia, vicino la sala si è trovata una piccola cassettiera con dentro le seguenti cose d’argento:
cocchiaione da brodo, cocchiaione da zuppa, 6 posate di mezza libbra cadauna, cocchiaia alla napolitana, 3 coltelli, 2 fonti d’argento per capezzali, un paio di fioccaglie con diamanti, una spilletta con diamanti.
Inoltre sono stati rinvenuti libri di scuola di umanità e di lettere tutti vecchi.
Il tutto secondo la stima dei singoli periti per un valore di Lire 108.342.
Segue la stima della masseria per un valore di Lire 110.673.
Dichiarano pure detta comparente Donna Scintilla che nella detta eredità del fu Barone non vi sono debiti.
Finalmente la detta Signorina Donna Scintilla dichiara nel presente che non intende pregiudicarsi in quei diritti che gode sopra a detta eredità per effetto del sudetto testamento e per la disposizione della legge.
Ricevutasi la sudetta dichiarazione che la parte ha voluto fare e descrivere nel modo di sopra nel presente atto, si è chiuso il presente atto oggi il giorno sudetto alle ore tre della notte.
Seguono le firme di tutti i presenti e del Notaio Don Calogero Girbini del fu Don Michele

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